Le marine dei nostri borghi

Riomaggiore, 31 luglio 2018

Arriva finalmente la prima disciplina organica della marine di Riomaggiore e Manarola, nel rispetto della storia e della morfologia dei luoghi.

Il Consiglio comunale di Riomaggiore, riunitosi il 30 luglio, ha deliberato il regolamento per lo stazionamento a terra dei natanti a Riomaggiore (Manarola era stato fatto nel 2017) e, per la prima volta nella storia, la disciplina delle attività marittime e portuali delle due Marine (Riomaggiore e Manarola).

             

Grazie all’impegno profuso dal Consigliere Lorenzo Rollandi e alla preziosa collaborazione delle Associazioni del territorio (Circolo sportivo Manarola e Associazione pescatori Riomaggiore) è stato possibile definire una regolamentazione completa, in grado di permettere una migliore gestione delle diverse attività svolte all’interno delle marine.

Interessi ed esigenze contrapposte vedono nei regolamenti approvati una giusta sintesi e sono opportunamente bilanciati da una doverosa tutela della storia e della morfologia dei luoghi.

A seguito del proliferare, negli ultimi anni, delle attività commerciali nautiche, dell’incremento delle dimensioni delle imbarcazioni, nonché della necessità di tutelare la balneazione, era diventato ormai indispensabile adottare una regolamentazione organica in grado di definire compiti, responsabilità e precise modalità di utilizzo degli spazi pubblici.

Questi regolamenti vogliono anche essere un segnale forte di questa Amministrazione: i beni pubblici hanno un grande valore e come tali vanno riconosciuti. I cittadini hanno diritto ad utilizzarli, ma essendo “di tutti” il loro uso deve essere protetto dalla speculazione commerciale.

Un segnale concreto che si traduce anche in investimenti (circa 50k euro nel 2018). Nei mesi scorsi alla Marina di Riomaggiore è stata posata una nuova catenaria e nuovi corpi morti, visto che quelli presenti erano ormai inutilizzabili a causa dell’usura, e ci impegneremo ad effettuare lo stesso intervento nella Marina di Manarola il prossimo anno.
Per la stagione estiva è stata assunta una persona con funzione di vigilanza e controllo dello spazio a terra e a mare.

Questo approccio richiede una grande maturità da parte dei diversi soggetti in campo che devono farsi portatori, non solo di interessi particolari, ma anche e soprattutto di interesse comuni, lavorando in sinergia tra di loro e con l’Amministrazione Comunale.

La particolare morfologia del nostro territorio lo rende unico al mondo, ma non dobbiamo dimenticare la sua estrema fragilità. Partiamo dal principio che non possono essere i nostri luoghi ad adattarsi alle esigenze esterne, in continua evoluzione, ma devono essere gli utilizzatori ad adattarsi all’ambiente circostante e a rispettarne la storia e l’identità.

Tutti gli interventi attuati sulle Marine sono volti a consegnare alla comunità un luogo più fruibile e soprattutto un nuovo spazio di avvicinamento al mare, restituire insomma a questi luoghi il loro valore originario.

Un valore costitutivo per il territorio, per una comunità che da sempre si è rapportata con il mare e che oggi ha fatto di questo rapporto un richiamo turistico e produttivo, che va sicuramente incentivato, ma che non può e non deve snaturare le caratteristiche che vi hanno dato origine.

Disciplinare questa materia significa ottemperare alle esigenze di sicurezza e decoro delle Marine, evitare disparità di trattamento su situazioni che potenzialmente si creano in mancanza di regole, individuare modalità di controllo sull’utilizzo in mare dei natanti.

Gli specchi acquei prospicienti le marine, sono stati suddivisi in quattro zone, ognuna adibita ad uno specifico uso, con precise regole di comportamento.
Per fare in modo che queste modifiche siano da subito esecutive nei giorni scorsi è stata emanata una ordinanza che rende da subito operative le principali novità introdotte nei regolamenti.

Si è deciso di disciplinare a titolo oneroso l’attracco dei battelli e quello delle imbarcazioni utilizzate a fine commerciali, questo anche per far fronte alle ingenti spese di manutenzione e vigilanza che questo nuovo assetto richiede.