Comune unico un’opportunità da saper cogliere

La fusione dei Comuni delle Cinque Terre rappresenta un’opportunità.

Sono quindi favorevole ad attivare un percorso di analisi e confronto su questo tema, che da qualche tempo è all’ordine del giorno dell’agenda politica locale.
Avere i tre Comuni uniti sotto un’unica Amministrazione offre diversi vantaggi. Prima di tutto, quello di aumentare la forza politica delle Cinque Terre verso l’esterno ed evitare, contestualmente, eventuali contrapposizioni estremamente deleterie per il territorio.
Inoltre, verrebbe garantita l’uniformità delle regole amministrative nella gestione del quotidiano, una gestione diventate sempre più complessa.
Tuttavia, se vogliamo cogliere questa opportunità ed evitare di far fallire il progetto “fusione”, ancora prima della partenza, è indispensabile affrontare, con un approccio costruttivo, tutte le fasi senza saltare passaggi fondamentali.
1. Unione dei Comuni
2. Studio di fattibilità tecnico economico
3. Confronto con i cittadini
Ritengo che questi siano gli obiettivi minimi da raggiungere nel prossimo futuro, per arrivare al risultato finale in modo graduale e ponderato.

L’Unione dei comuni consentirebbe di mettere alla prova gli Enti, sia dal punto di vista politico che organizzativo.
L’unione, infatti, prevede la costituzione di un Consiglio comunale, nel quale è rappresentato in modo proporzionale ogni Comune, maggioranza e opposizione, e di una Giunta esecutiva composta dai rispettivi Sindaci.
Contestualmente, grazie all’unione dei servizi, si potrebbe attivare il percorso (non facile) di progressiva unificazione di tutti gli uffici, anche questo indispensabile per il Comune unico. I principali problemi su questo punto derivano dalla carenza organizzativa degli Enti, soggetti a vincoli molto rigidi in tema di assunzioni. In particolare, il Comune di Riomaggiore soffre l’assenza di figure apicali e alcuni uffici (es. ufficio tecnico e attività produttive) sono palesemente sottodimensionati rispetto alla mole di lavoro.

In sintesi, si tratta di creare gradualmente proprio quella struttura tecnica e politica che diventerà operativa una volta che le Amministrazioni si saranno fuse.

Su questo il Comune di Riomaggiore si sta impegnando tantissimo, sin dal primo momento. L’obiettivo di costituire l’Unione delle Cinque Terre deve rappresentare  una priorità per tutti, in quanto è il primo fondamentale passo per dimostrare nei fatti la volontà politica di unire il nostro territorio.

Il mancato raggiungimento di questo importante risultato dimostrerebbe che non siamo ancora pronti per affrontare il tema della fusione.

Ma quali sono nel dettaglio le reali opportunità e quali le criticità legate alla fusione?. Per entrare davvero nel merito della questione ed evitare scelte sbagliate che potrebbero complicare ulteriormente il percorso di coesione tra i cinque borghi, è necessario avviare uno studio specifico volto a veicolare il dibattito su dati certi e non sulle opinioni dei singoli. Non siamo preparati ad affrontare questa scelta e, quindi, abbiamo bisogno di un supporto tecnico che espliciti in modo chiaro, senza possibilità di equivoco alcuno, tutte le alternative possibili.

Dobbiamo cominciare a porci delle domande e valutare quali sono i punti di forza, di debolezza, le minacce le opportunità che questa scelta comporta.

  • Gli uffici saranno più efficienti in quanto saranno unite le funzioni senza sovrapposizione di figure apicali  (strength – punto di forza);
  •  Potremmo avere un Sindaco e Amministratori che non conosciamo e non abbiamo visto crescere (weakness – punto di debolezza);
  • Potrebbero essere accorpati gli uffici e, quindi, spostati in un altro paese  (threat – minaccia);
  • ci sarà un maggior riconoscimento politico verso l’esterno se le Cinque Terre saranno unite in un’unica Amministrazione (opportunities – opportunità).

Il ruolo delle Amministrazioni deve essere da traino in questo percorso, mentre le associazioni saranno fondamentali nella loro preziosa funzione di collegamento con i cittadini, per informare e chiarire eventuali dubbi. Dobbiamo arrivare a scegliere in modo consapevole e, soprattutto, senza strumentalizzare quelle che saranno “le ragioni del si” oppure “le ragioni del no”.

La Fusione è una scelta importante, storica. E come tale deve essere affrontata.

Di seguito riporto il mio intervento al convegno organizzato dall’associazione Cinqueterre un comune (www.cinqueterreuncomune.it), il 26 novembre 2017 al Castello di Riomaggiore.