Unione dei Comuni delle Cinque Terre e Comune unico: la difficoltà di remare controcorrente

Riomaggiore, 10 febbraio 2018

Il Consiglio comunale riunitosi in data odierna ha dovuto prendere atto, con molto rammarico, del mancato accoglimento della proposta avanzata nei confronti dei Comuni di Vernazza e Monterosso in merito alla costituzione dell’Unione dei Comuni delle Cinque Terre.

Un percorso che si è interrotto ancora prima di iniziare e che ha sorpreso un pò tutti, perchè in evidente contrasto con le volontà espresse, più volte anche pubblicamente, da parte dei rappresentanti delle istituzioni locali. Non solo, Riomaggiore e Monterosso avevano sciolto nel corso del 2017 l’Unione delle Terre verticali (con Pignone e Riccò) proprio per arrivare a traguardare la nuova Unione.

https://www.gazzettadellaspezia.it/politica/item/30143-unione-comuni,-monterosso-invita-vernazza-altrimenti-continuiamo-in-quattro

http://www.comune.vernazza.sp.it/Portals/0/Documenti/Sindaco/Unione%20dei%20Comuni.pdf

https://www.gazzettadellaspezia.it/politica/item/32424-cinque-terre,-le-associazioni-chiedono-un-retrofront-costituire-unione-dei-soli-3-comuni

http://www.ilsecoloxix.it/p/la_spezia/2016/11/26/ASaEK6IF-potrebbero_referendum_cinque.shtml

In particolare, pesa molto il voto contrario unanime da parte del Consiglio comunale di Monterosso e la mancanza di risposta del Comune di Vernazza, che attualmente fa parte di un’altra Unione (con Bonassola, Deiva e Framura).

Un diniego netto che non prevede alcuna possibile controproposta, nemmeno sulle modalità o sui tempi di realizzazione.

Semplicemente viene respinto lo strumento dell’Unione quale strada possibile da percorrere per il futuro, ritenuta troppo complessa rispetto allo strumento della convenzione, più facile da attuare.

“La volontà espressa dai Consiglieri è, al momento, quella di privilegiare lo strumento convenzionale, consapevoli che l’esperienza dell’Unione delle Terre Verticali, appena conclusa, ha dimostrato troppe difficoltà a livello organizzativo e gestionale.”

Purtroppo però le convenzioni in essere sono state progressivamente cessate (Monterosso – Riomaggiore: Ufficio tecnico; Vernazza Riomaggiore: Ufficio Ragioneria) a causa delle esigenze organizzative dei Comuni di Vernazza e Monterosso.

Quindi, oggi non procedere verso l’Unione significa di fatto interrompere il processo di integrazione tra gli Enti richiesto a gran voce anche dal territorio e che potrebbe essere propedeutico ad una successiva fusione.

La nostra volontà è stata espressa in Consiglio all’unanimità. Riomaggiore crede fortemente nel progetto di unificazione politica delle Cinque Terre.

Ma per realizzare questo sogno dobbiamo avere il coraggio di gettare il cuore oltre l’ostacolo, di credere in una visione strategica unitaria, di condividere obiettivi comuni che possano andare oltre all’individualismo dei singoli, di mettere al centro il territorio nel suo intero. Dobbiamo ancora crescere per diventare maggiormente consapevoli delle grandi opportunità che l’unione (intesa in ogni ambito) delle nostre Terre può portare in termini di miglioramento della vita quotidiana.

Stiamo vivendo un momento strategico per il nostro territorio. Ci sono temi importanti come la gestione dei flussi, la sicurezza, la pianificazione territoriale. E’ importante affrontare questi argomenti in modo unitario e non solo dal punto di vista istituzionale. Ci sono grandi opportunità da cogliere ed è fondamentale per i Comuni delle Cinque Terre unire le forze.

Il Comune di Riomaggiore da solo non basta, ma nonostante la delusione, continueremo ad essere il punto di riferimento  per tutti coloro che credono, come noi, nell’Unione dei Comuni delle Cinque Terre.